Tradizione e innovazione si incontrano nel design di Poliform, eccellenza italiana nel panorama internazionale. Giovanni Anzani racconta l’evoluzione dell’azienda, il valore del Made in Italy e le sfide future del settore
Poliform rappresenta un’eccellenza italiana nel settore dell’arredamento di design, con una storia che affonda le sue radici nella tradizione artigianale della Brianza e una visione sempre proiettata verso il futuro. Fondata nel 1970 come evoluzione di un’impresa artigiana nata nel 1942, l’azienda ha saputo coniugare sapientemente il “saper fare” italiano con l’innovazione tecnologica, diventando un punto di riferimento nel panorama internazionale del design d’interni.
Giovanni Anzani, Ceo di Poliform insieme ai soci Alberto e Aldo Spinelli, racconta in questa intervista il percorso di crescita dell’azienda, evidenziando le principali innovazioni che ne hanno segnato l’evoluzione. Dal ruolo delle nuove tecnologie alla valorizzazione dell’artigianalità, dalla transizione generazionale alla sfida di mantenere alta la qualità e l’identità del Made in Italy in un mercato sempre più competitivo, Anzani offre una visione approfondita del modello Poliform e del dalla transizione generazionale alla sfida di mantenere alta la qualità e l’identità del Made in Italy in un mercato sempre più competitivo, Anzani offre una visione approfondita del modello Poliform e del futuro del design italiano
Poliform è un’eccellenza nel settore dell’arredamento di design. Quali sono le principali innovazioni che hanno caratterizzato l’evoluzione dell’azienda negli ultimi anni?«L’innovazione è da sempre parte della cultura produttiva Poliform. Con il costante obiettivo di soddisfare le esigenze del nostro cliente finale, abbiamo sempre concentrato le ricerche stilistiche e tecnologiche verso progetti fortemente concreti e mirati a garantire la massima qualità.

La ricerca stilistica è continua, sempre mirata a interpretare al meglio i trend più contemporanei dell’abitare e a fornire la massima libertà di accostamento fra le diverse proposte. La ricerca dell’innovazione è un grande banco di prova, in cui soluzioni progettuali e di design vengono studiate per poi tradursi in una qualità spesso invisibile nelle proposte “di serie”. I sistemi componibili, per esempio, sono il risultato di una continua ricerca tecnologica e tipologica: propostein grado di cambiare liberamente, arricchirsi, adottando nuove soluzioni ma conservando sempre la propria collaudata affidabilità».
La tecnologia sta trasformando anche il settore dell’arredamento. In che modo Poliform valorizza il “saper fare” italiano e lo integra con le nuove tecnologie?
«Da sempre siamo riusciti a coniugare il know-how tecnico e la cultura del “saper fare” con una forte visione imprenditoriale rispondendo ai cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni. Investendo nelle nuove tecnologie produttive abbiamo evoluto la nostra offerta introducendo sistemi modulari componibili che uniscono il design contemporaneo alla funzionalità».
Cosa significa oggi “Made in Italy” per Poliform? Come riuscite a coniugare artigianalità e produzione su larga scala? Quali sono le sfide principali per mantenere la qualità e l’identità italiana in un mercato globale sempre più competitivo?
«A rendere ogni prodotto Poliform un orgoglio per il Made in Italy sono soprattutto la creatività senza limiti, la perizia realizzativa ereditata dalla tradizione del miglior distretto del mobile mondiale, il know-how tecnologico specifico e sempre all’avanguardia. Tutte qualità fondamentali per un’azienda che si confronta continuamente con le esigenze di un pubblico internazionale».
Poliform è un’azienda familiare con una solida tradizione e oggi la nuova generazione sta affiancando i tre “padri fondatori”. Dal suo punto di vista, come sta avvenendo questa transizione generazionale? Quali sfide e opportunità comporta per un’azienda come Poliform il passaggio del testimone tra esperienza e nuove visioni?
«La nostra è la storia di un’impresa che, pur raggiungendo una dimensione internazionale, ha saputo mantenere
la propria realtà familiare. Fondata nel 1970, evoluzione di un’impresa artigiana nata nel 1942, facente parte del tessuto di piccole imprese a conduzione familiare caratterizzante la struttura produttiva del distretto della Brianza, diventiamo presto un’industria: io e i miei soci, Alberto Spinelli e Aldo Spinelli tuttora alla guida dell’azienda, da sempre coniughiamo una conoscenza tecnica specifica e una cultura del “saper fare” con una visione imprenditoriale in piena sintonia con i cambiamenti sociali ed economici di quel periodo. Noi tre soci rivestiamo differenti e complementari aree di responsabilità all’interno dell’azienda: la struttura decisionale di Poliform si basa su decisioni prese all’unanimità, con il management a fare da supporto tecnico.
La governance interna prevede che l’azienda continui a essere guidata da tre persone, una in rappresentanza di ciascuna famiglia fondatrice. Con il tempo, i rappresentanti della terza generazione si sono progressivamente inseriti nel tessuto aziendale, portando ognuno le proprie specifiche esperienze e inclinazioni. L’obiettivo è far sì che Poliform conservi la propria dimensione familiare anche in futuro, rendendola l’espressione di persone il cui legame con l’azienda non è mai disgiunto dalla propria vita, dalle proprie passioni e aspirazioni».
Secondo lei, quale sarà il futuro del Made in Italy nel settore del design e dell’arredamento?
«Il Made in Italy è un marchio riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo che va sostenuto e rafforzato. È un valore prezioso che non sta solo nella qualità dei prodotti, ma anche nella narrazione che ne fa ogni brand. Affronteremo sempre più sfide globali, ma grazie alla capacità di innovare e mantenere alti standard di qualità continueremo a essere leader nel settore».
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