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Il modello della scuola Arca di Noè

Il 7 gennaio 2025, 125 bambini di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, hanno varcato per la prima volta la soglia della nuova scuola materna “Arca di Noè”, un edificio che rappresenta un esempio di innovazione architettonica e sostenibilità energetica

Progettato dallo studio C+S Architects con la collaborazione dello studio Capitanio Architetti, questo nuovo polo educativo è un omaggio al territorio e alla storia del design italiano, immerso nel parco storico di Villa Paglia.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’architetto Maria Alessandra Segantini, che insieme a Carlo Cappai guida lo studio C+S Architects, per approfondire gli aspetti innovativi e il valore sociale di questa opera.

Un progetto radicato nel territorio e nella storia

La scuola si sviluppa su una superficie di circa 3.380 mq, in un’area un tempo dedicata agli orti di Villa Paglia, separata dal giardino ornamentale da un pergolato in graniglia di cemento. Caratterizzata da una struttura a padiglione rivestita in mosaico di vetro bianco e serramenti in bronzo, la scuola è concepita per favorire la socializzazione, la creatività dei bambini e la partecipazione attiva della comunità.

LOMBARDIA ECONOMY - Il modello della scuola Arca di Noè
Maria Alessandra Segantini

«In qualità di architetti e ricercatori, riconosciamo alle scuole un importante ruolo politico: dal greco polis, comunità, allo spazio della scuola – spiegano Cappai e Segantini –. Sono spazi pubblici che costruiscono comunità. Abbiamo concepito questo edificio scolastico immaginando la possibilità di realizzare uno spazio che possa essere usato da tutta la comunità, in tempi diversi e vissuto dagli studenti, dai docenti e dai ragazzi come un grande polo culturale trasparente e aperto che stimola la curiosità e lo scambio di esperienze e conoscenze».

La scuola come “fabbrica del sapere”

In linea con l’idea di un edificio che non solo accoglie, ma stimola l’interazione e l’apprendimento, la scuola di Alzano Lombardo richiama il passato industriale del territorio. Gli shed di copertura, simbolo di questa tradizione, evocano l’immagine della “fabbrica del sapere”.

Il muro di cemento rosso disattivato all’ingresso, che fa da base alla struttura, si trasforma in una rampa-gioco, un richiamo al celebre puzzle di Enzo Mari, simbolo di un progetto che vuole unire gioco e apprendimento.

«Volevo che ogni bambino provasse quel calore, quella sensazione di stare insieme, che ho vissuto io da piccola», racconta Segantini, spiegando come la rampa e gli animali incisi siano diventati simboli di un ambiente scolastico in cui l’apprendimento e la socializzazione si fondono con il gioco. «Gli animali sono stati inseriti nei getti di cemento e nella rampa che accompagna i bambini a entrare nella scuola. La suggestione dell’Arca di Noè vuole significare una scuola che salva il mondo attraverso la cultura».

Un edificio “aperto” alla comunità

La progettazione dell’edificio riflette un concetto di flessibilità che supera la funzione scolastica, trasformandolo in un vero e proprio polo per la comunità. Al centro della struttura si trova il grande salone multifunzionale, cuore pulsante della scuola, che si presta a ospitare eventi, spettacoli teatrali, feste e altre attività, anche al di fuori dell’orario scolastico.

LOMBARDIA ECONOMY - Il modello della scuola Arca di NoèGrazie alla trasparenza delle vetrate e alla continuità visiva con le corti interne e il parco circostante, l’edificio diventa un luogo aperto, dove l’architettura dialoga con la natura. È come se il parco “passasse” attraverso l’edificio, collegando simbolicamente gli spazi interni ed esterni.

«Questo spazio – spiega Segantini – riflette tendenze architettoniche radicate nella cultura veneta, dove tradizionalmente gli edifici prevedevano un grande spazio centrale che fungeva da punto di incontro, lavoro e scambio. Qui, questo concetto viene reinterpretato in chiave moderna: il salone centrale, con la sua luminosità naturale garantita dai lucernari a shed, non è solo un luogo di passaggio, ma un ambiente dinamico e multifunzionale.

Durante l’inaugurazione, il salone è stato il teatro di un primo evento significativo, accogliendo 350 persone per uno spettacolo con la banda locale, dimostrando il suo grande valore non solo come spazio educativo, ma anche come motore di coesione sociale ed economica. Questo approccio consente alla scuola di essere un punto di riferimento per la comunità, ospitando anche feste di compleanno, attività ricreative e culturali, sempre stimolando la creatività e l’iniziativa degli abitanti».

Sostenibilità e innovazione energetica

Un aspetto fondamentale del progetto è la sostenibilità. La scuola materna “Arca di Noè” è il primo edificio pubblico di Alzano Lombardo classificato NZEB (Nearly Zero Energy Building). Un risultato che va oltre la mera funzionalità e si propone come modello per la costruzione di edifici pubblici sostenibili.

Quali metodi e tecnologie sono stati impiegati per raggiungere questo risultato? «Una delle chiavi principali – racconta Segantini – è stata il buon orientamento dell’edificio, studiato per ottimizzare il comfort naturale e il risparmio energetico. L’esposizione verso ovest, ad esempio, sfrutta il beneficio termico del sole durante l’inverno, contribuendo a ridurre il consumo energetico per il riscaldamento.

Per affrontare i mesi estivi, sono state progettate tende mobili che, oltre a offrire un riparo dal sole, estendono visivamente e fisicamente lo spazio delle aule verso l’esterno, creando un ambiente flessibile e ombreggiato.

Un altro elemento centrale è il sistema fotovoltaico, che garantisce un approvvigionamento energetico sostenibile, coprendo gran parte del fabbisogno dell’edificio. Sul fronte dei materiali, è stato adottato un uso strategico di soluzioni ad alte prestazioni: forte coibentazione per ridurre la dispersione termica, vetri basso emissivi per migliorare l’isolamento, e il rivestimento esterno in mosaico di vetro.

L’aspetto della durabilità dell’intero edificio è di primaria importanza per un’opera pubblica destinata a essere un bene comune di lungo periodo.

Il futuro delle scuole: comunità e innovazione

LOMBARDIA ECONOMY - Il modello della scuola Arca di NoèIl risultato è la creazione (e la recente messa in funzione) di un «luogo di apprendimento che, attraverso l’architettura, costruisce una comunità», come afferma Segantini. «Questo edificio è progettato per durare a lungo, incorpora criteri innovativi che puntano sulla flessibilità e sull’interconnessione degli spazi.

 Abbiamo scelto di eliminare i muri tradizionali per sostituirli con grandi vetrate, favorendo l’intervisibilità: in questo modo, i bambini possono vivere lo spazio in modo aperto, dinamico e inclusivo. L’educazione diventa così uno scambio: non è solo un essere edotti dagli insegnanti, ma condividere esperienze, imparare giocando, costruire esperienze superando l’imposizione di un sapere calato dall’alto».

 L’architettura stessa diventa quindi uno strumento educativo, capace di ispirare creatività, collaborazione e appartenenza alla comunità. «L’attenzione al dettaglio – conclude Segantini – è un’altra delle caratteristiche distintive del progetto.

Un esempio significativo è la progettazione dei servizi igienici, normalmente solo funzionali, che diventano qui preziosi: ogni bagno è caratterizzato da un colore specifico che corrisponde all’animale incastonato nell’aula corrispondente, prolungando di fatto la funzione identitaria dell’aula stessa. Anche gli arredi riflettono questa cura progettuale.

Non si tratta di mobili standard, ma di elementi fissi realizzati su misura, pensati per stimolare l’interazione e l’apprendimento. Le pareti diventano parte del gioco e della didattica, offrendo ai bambini strumenti con cui interagire».

La scuola “Arca di Noè” non è solo un esempio di architettura innovativa e sostenibile, ma un modello che dimostra come gli spazi educativi possano trasformarsi in luoghi di comunità, cultura e identità, capaci di generare un impatto positivo e duraturo sia per i bambini che per il territorio.

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