Si completa un quadro che mira a offrire una più ampia varietà alla gamma tessile per il complemento d’arredo
Marzotto Lab, divisione operante nel mondo delle fibre naturali dello storico Gruppo Marzotto, forte del suo know how nel mondo della moda, si è aperta da qualche tempo anche all’arredo, avanzando nella recente conquista di una delle roccaforti italiane che meglio interpretano il settore: la Lombardia. Dopo l’acquisizione della Prosetex, azienda del lecchese fondata nel 1964, si rafforza un progetto che ha sempre più valore sul mercato.
Già oggi la produzione per il mondo dell’arredo contribuisce per oltre la metà del fatturato di Marzotto Lab, una strategia che permetterà di chiudere l’anno in corso con un fatturato di 57 milioni di euro per il solo comparto arredo, registrando una crescita del 40%. Un segnale forte, che ha accompagnato le ultime scelte aziendali su realtà lombarde ancor più specializzate nel settore.
«In Lombardia ora abbiamo quattro realtà – spiega Luca Vignaga, ceo di Marzotto Lab – di cui tre al nostro interno: Tessuti di Sondrio, che produce tessuti per l’abbigliamento in lino e cotone, con uno stabilimento di 150 persone; Linificio e Canapificio Nazionale (a Bergamo, dove c’è una parte di progettazione e di produzione, n.d.r.); poi nel gruppo, ma al di fuori di Marzotto Lab, abbiamo Ratti, a Guanzate (CO) e infine, solo da poco tempo, abbiamo formalmente aggiunto la Prosetex, di Bulciago (LC), una realtà che produce tessuti per l’arredamento e specializzata in velluti e tessuti jacquard, un aspetto che a noi mancava perché con il brand Redaelli 1893 (a Rancio di Lecco) avevamo solo i velluti lisci e non lavorati». Nella filosofia del gruppo – che da sempre segue direttamente tutto il processo, dal filato al tessuto finale – si completa così un quadro che mira a offrire una più ampia varietà alla gamma tessile per il complemento d’arredo.

«Ci interessava entrare in Brianza, iniziare un dialogo con i grandi brand di quest’area perché al di là del momento attuale, dove la casa è tornata protagonista, siamo convinti che questo territorio abbia molto da offrire», dice Vignaga.
I grandi marchi del design con base proprio in Brianza sono del resto un richiamo anche per chi gravita attorno all’intero comparto dell’arredo. «È un distretto entro cui c’è una filiera di grande valore, penso che ci sia un ottimo potenziale. Noi ci siamo dati degli obiettivi per i prossimi anni: oggi questa realtà dei tessuti di arredamento vale circa 18 milioni di fatturato, ma le ambizioni sono quelle di crescere ulteriormente», spiega ancora il ceo dell’azienda.
Il tutto basandosi poi su processi, anche sostenibili, che reimpiegano gli scarti di alcune linee per produrne nuove, recuperando filati pregiati per nuove forme e collezioni in sistemi che sono stati certificati sull’intera filiera produttiva di un’azienda che fa parte di un gruppo che conta ormai 200 anni di storia. L’ultima, nuova collezione “Memory is my home”, include una seconda capsule collection tratta dalle “edizioni d’archivio”, con colori e forme ispirate a quelle presentate alla Triennale dal 1933 al 1936, oggi in sei varianti differenti. Un esempio di un campionario espositivo di qualità per filati e manifattura che il marchio intende valorizzare in nuova veste e anche verso nuovi settori contract, rivelando una strategia di ampia diversificazione per il tessuto per arredo.
Non ci sono advertising.