Adeguare l’offerta dell’azienda alla domanda, tra formazione e idea di community, sicurezza informatica e l’opportunità di crowdfunding, secondo Marco Scioli e Edoardo Di Lella, co-fondatori di Starting Finance
Starting Finance è una piattaforma che mira a promuovere l’educazione finanziaria e a creare una community di giovani imprenditori e appassionati di finanza. Attraverso la formazione e l’integrazione con il mondo digitale, fornisce strumenti pratici per affrontare le sfide del panorama economico moderno.
Abbiamo intervistato i co-fondatori Marco Scioli e Edoardo Di Lella ed esplorato con loro le strategie chiave per adeguare l’offerta aziendale alla domanda attuale, con particolare attenzione all’uso delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’IoT, alle opportunità di crowdfunding e agli investimenti di business angel.
Visto che IA e Internet of Things stanno rivoluzionando l’assetto delle risorse nel panorama imprenditoriale, su quali spunti si può lavorare per sfruttare tali innovazioni e creare valore umano?
«L’intelligenza artificiale automatizza i compiti ripetitivi, liberando i dipendenti per concentrarsi su attività creative e sulla risoluzione di problemi complessi. Gli esseri umani mantengono un ruolo centrale, con l’IA che potenzia le loro capacità, facilitando la produttività e decisioni più informate. L’analisi dei dati da parte dell’IA permette ai lavoratori di dedicarsi a interazioni più creative e significative con i clienti.
La collaborazione tra umani e macchine valorizza l’intuizione e la creatività, migliorando il benessere e l’inclusività sul posto di lavoro, senza sostituire il contributo Marco Scioli e Edoardo Di Lella umano, ma amplificandolo».
L’era della digitalizzazione ha ripercussioni (sociali, organizzativi, ecc.) sul futuro delle aziende. Come devono essere preventivamente affrontate?
«Le aziende, per restare competitive nell’era digitale, devono investire nella formazione continua, sviluppando competenze tecniche e soft skills come il problem solving. È importante bilanciare automazione e lavoro umano, creando nuovi ruoli e promuovendo l’inclusione digitale. I modelli di business devono evolversi con strategie digital-first, come l’e-commerce e la digitalizzazione del customer service.
La sicurezza informatica e il rispetto delle normative sono cruciali. Le aziende devono favorire una cultura innovativa, con leader in grado di gestire il cambiamento. Questo approccio permetterà di cogliere nuove opportunità e ridurre i rischi».
Su quali asset chi vuole fare impresa deve basare il proprio progetto di business per avere supporto in futuro?
«Per avviare un’impresa di successo, è fondamentale puntare su alcuni asset strategici. L’innovazione, con prodotti o servizi che rispondono a bisogni emergenti, è centrale, così come la presenza di un team competente che conferisce solidità al progetto.
La scalabilità, ovvero la capacità di crescere rapidamente senza costi eccessivi, e l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, migliorano l’efficienza e l’attrattiva del business. Integrare pratiche sostenibili attira investitori attenti all’ambiente. Infine, costruire una rete di contatti e partnership solide è essenziale per ottenere risorse e opportunità a lungo termine».
Il crowdfunding, gli investimenti da parte di business angel e venture capital specializzati rappresentano ancora le fonti di finanziamento per fare impresa più attuali (e future)?
«Questi strumenti sono indubbiamente tra i più utilizzati in Italia, ma anche a livello globale. È fondamentale che, in particolare nel nostro Paese, si sviluppino storie di successo. Quando le start up generano guadagni per i primi investitori siano essi in crowdfunding, business angel o fondi, ne beneficia l’intero ecosistema.
Gli investitori iniziali tendono a reinvestire, e questo riduce la diffidenza di coloro che si avvicinano per la prima volta a questi mercati. È dunque essenziale che si creino storie di successo iniziali, affinché investire nelle start up diventi una tendenza nel nostro Paese».
In cosa i servizi di Starting Finance sono un valore aggiunto?
«Il nostro valore aggiunto risiede nella capacità di sviluppare servizi e prodotti basandoci sui feedback forniti dagli utenti. Il fatto di aver costruito inizialmente la community e successivamente i prodotti e i servizi rappresenta un approccio efficace per garantire che questi ultimi siano concepiti in stretta collaborazione con la community stessa e questo ci permette di intercettare meglio le sue esigenze.
Non ci limitiamo, dunque, esclusivamente alle nostre idee, ma lasciamo che vengano arricchite da quelle degli utenti».
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