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Talentware: il futuro del talento aziendale

Talentware, start up innovativa, usa l’IA per mappare le competenze dei dipendenti, individuando gap e potenzialità. Così, le aziende possono creare percorsi di crescita personalizzati, aumentando la retention dei talenti e la produttività. Vediamolo insieme a Giacomo Marchiori, co-fondatore di Talentware

 Una delle principali difficoltà che riscontrano le aziende, non solo italiane, è riuscire a identificare le potenzialità e le competenze dei loro dipendenti, con la conseguente delusione da un lato, e affannosa ricerca di nuovi profili dall’altra. Nata nel 2023, all’interno del Venture Studio di Bain & Company,

Talentware è una start up innovativa, una piattaforma creata per tracciare automaticamente potenziali percorsi di carriera e identificare gli skill gaps individuali, ovvero la distanza fra le competenze dell’utente e quelle richieste per svolgere un lavoro, per suggerire opportunità di sviluppo personalizzate per ciascun obiettivo.

Grazie all’intelligenza artificiale, Talentware desidera aiutare le aziende a coinvolgere, sviluppare e trattenere i propri talenti attraverso un approccio basato sulla mappatura e oggettivazione delle competenze, analizzando anche le preferenze lavorative e gli interessi di ciascun dipendente. Abbiamo raggiunto Giacomo Marchiori, co-fondatore di Talentware, per aiutarci ad analizzare il progetto e approfondire i suoi sviluppi futuri.

Talentware è una piattaforma che mette di fatto al centro la risorsa più importante delle aziende: le persone. Perché in un momento lavorativo così dinamico, che vede le persone molto più in movimento tra aziende rispetto ad alcuni anni fa, avete intrapreso una strada così apparentemente controcorrente?

«Il mercato del lavoro è profondamente cambiato negli ultimi anni e con esso la relazione tra aziende e dipendenti. La retention dei dipendenti è scesa drasticamente, soprattutto nelle nuove generazioni, che lamentano una mancanza di visibilità su opportunità di crescita e sviluppo all’interno dell’azienda. Questo porta le persone a Giacomo Marchiori cercare all’esterno ciò che desidererebbero trovare internamente, rendendole più vulnerabili alle offerte del mercato. In questo contesto, puntare sulle persone può sembrare controintuitivo, ma è in realtà una scelta strategica.

Le aziende che investono nella valorizzazione delle competenze delle proprie risorse sono quelle che riescono a innovare, a restare competitive e a offrire percorsi di sviluppo personalizzati per ciascun individuo.

In questo modo si crea un circolo virtuoso che beneficia sia l’azienda che i dipendenti stessi. Al contrario, non investire in questi percorsi significa rischiare di perdere i propri talenti più preziosi. D’altra parte, chi adotta una visione di lungo termine, coltivando il proprio capitale umano, si garantisce un vantaggio competitivo duraturo.

Talentware nasce proprio con questa visione: mettere le competenze al centro, aiutando le aziende a mappare, sviluppare e valorizzare al meglio i talenti di cui già dispongono. Questo approccio non solo consente di trattenere le risorse chiave, ma anche di creare un ambiente in cui le persone si sentano coinvolte e riconosciute, e possano esprimere appieno il loro potenziale. Il risultato è un valore aggiunto tangibile per l’azienda,

che si traduce in maggiore produttività e innovatività. Le aziende che utilizzano Talentware, infatti, hanno visto una maggior produttività di almeno il 30 per cento per tutto il dipartimento HR e un notevole abbattimento dei costi legati all’assunzione di nuove risorse grazie a una maggior retention dei dipendenti».

Come funziona concretamente Talentware e qual è il suo utilizzo ad oggi?

«Talentware è una piattaforma di talent management progettata per aiutare le aziende a coinvolgere, sviluppare e trattenere i talenti attraverso un approccio basato sulle competenze. Utilizziamo tecnologie avanzate, tra cui intelligenza artificiale e processi di machine learning, per mappare in modo dinamico le competenze dei dipendenti, confrontandole con benchmark di settore e trend futuri. Questo consente alle aziende di avere una visione sempre aggiornata e precisa delle competenze interne, individuando eventuali gap e potenzialità nascoste dei dipendenti.

Ad oggi, le principali applicazioni di Talentware includono:

  • Pianificazione strategica della forza lavoro: supportiamo le aziende nell’identificazione delle competenze richieste per i lavori del futuro, consentendo una gestione più agile e reattiva del capitale umano in funzione delle  rogettualità i business;
  • Upskilling e reskilling: offriamo raccomandazioni personalizzate per percorsi formativi e di mentoring, aiutando le aziende a colmare i gap di competenze attraverso programmi di aggiornamento e riqualificazione del personale. Questo consente di investire in maniera mirata nello sviluppo delle competenze più critiche invece che proporre una formazione a cascata che spesso non viene apprezzata dai dipendenti;
  • Planning e mobilità interna: automatizziamo la creazione di piani di successione e di carriera personalizzati, identificando potenziali candidati interni per ciascuna posizione in azienda e suggerendo percorsi di carriera alternativi in base a punti di forza e interessi dei dipendenti. In questo modo, le aziende riducono i tempi e i costi di selezione, sfruttando appieno il talento già presente internamente;
  • Valutazioni oggettive: la piattaforma raccoglie feedback a 360 gradi dai colleghi e manager, offrendo valutazioni imparziali e tracciando in modo continuativo l’evoluzione delle competenze di ciascun dipendente. Questo processo aiuta a oggettivizzare le valutazioni dei dipendenti e a pianificare lo sviluppo in modo trasparente e meritocratico Grazie a queste funzionalità, Talentware permette alle aziende di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato, di proteggere il know-how interno e di promuovere un ambiente di crescita continuo per i propri collaboratori. In un contesto lavorativo sempre più dinamico, le aziende che utilizzano Talentware riescono a mantenere un vantaggio competitivo, valorizzando al meglio il proprio capitale umano».

Talentware desidera facilitare le aziende nel coinvolgimento, sviluppo e trattenimento dei talenti, offrendo soluzioni basate sulle competenze supportate dall’intelligenza artificiale. Riscontrate curiosità o diffidenza nei confronti del supporto dell’IA?

«L’intelligenza artificiale è uno strumento potente che suscita molta curiosità quanta diffidenza ed è naturale che sia così. Da un lato, le aziende sono affascinate dalle possibilità offerte dall’IA, soprattutto quando si tratta di migliorare l’identificazione e la valorizzazione dei talenti. Attraverso algoritmi avanzati, possiamo analizzare enormi quantità di dati, individuare competenze nascoste e personalizzare i percorsi di crescita in modo molto più preciso rispetto ai metodi tradizionali.

Questo crea grande entusiasmo, perché si traduce in una gestione più efficace delle risorse umane e in un risparmio di tempo e di denaro. Dall’altro lato, esiste una certa diffidenza, in particolare legata alla paura di sostituzione del fattore umano e alla trasparenza degli algoritmi. La nostra missione è sfatare questi timori, rendendo chiaro che l’IA non è un sostituto, ma un alleato: uno strumento che facilita decisioni strategiche più informate e permette alle persone di concentrarsi su ciò che conta davvero. Va ricordato, infatti, che ad oggi molte persone in azienda si avvalgono di strumenti di intelligenza artificiale inserendo dati sensibili dell’azienda senza rendersene conto.

E spesso i datori di lavoro non ne sono nemmeno al corrente. Uno dei casi più lampanti è quello legato alla creazione delle job descriptions, per le quali molte persone operanti in ambito HR chiedono supporto a ChatGPT. Questo può portare dei rischi rispetto alla privacy del dato e alla protezione del know-how aziendale. Per questo motivo, con Talentware, garantiamo la protezione di questo tipo di dati e utilizziamo soluzioni di IA che siano etiche e che prevengano bias rispetto a genere e qualsiasi tipo di caratteristica personale».

Nel futuro, visti i cambiamenti veloci che riguardano il mondo delle competenze lavorative e la paura che spesso questo comporta – nuovi lavori, nuove tecnologie – quale supporto può continuare a fornire Talentware?

«Dagli ultimi dati del World Economic Forum emerge che il 44 per cento delle competenze chiave evolveranno nei prossimi 5 anni. Ciò significa una sola cosa, ossia che le aziende devono anticipare le necessità future e hanno bisogno che i dipendenti acquisiscano nuove e diverse competenze (upskilling e reskilling) in tempi sempre più rapidi per colmare quel famoso skill mismatch che già ad oggi preoccupa il 77 per cento degli amministratori delegati. In questa sfida, Talentware è al fianco delle aziende.

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Anna Fogarolo
Copywriter, scrittrice, esperta comunicazione digitale

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