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Tucano, partner digitale in movimento

La Tucano, azienda milanese che ha recentemente sviluppato una linea prodotta con materiali riciclati al 100%, cavalca oggi la rivoluzione digitale post-Covid. Dalle parole del presidente Franco Luini, l’evoluzione di un’azienda che ha fatto tendenza nel mondo di accessori per il mobile, l’informatica e l’elettronica di consumo, con uno stile che cambia ora anche modo di comunicare.

Franco Luini, presidente di Tucano

Fra gli utili e la pandemia, qual è il bilancio dell’ultimo biennio? 

«La nostra attività principale è legata al canale dell’elettronica di consumo, realizzando accessori e borse, zaini ecc. e siamo legati a canali di vendita e grosse catene retail che non hanno sofferto molto. Non ci sono state riduzioni di ricavi, quindi sostanzialmente, anche perché lo smart working ha creato la forte domanda dei nostri prodotti, abbiamo mantenuto comunque un livello in linea con quello degli anni precedenti. Proprio all’inizio dell’anno scorso avevamo poi intenzione di entrare nel canale travel, con una rete di vendita interessante in Italia e all’estero, per nuove linee di prodotti, per il viaggio d’affari in particolare. Però questo settore è rimasto fermo e solo ora abbiamo allestito una serie di collezioni. A parte ovviamente i mesi iniziali del lockdown, adesso direi che stiamo andando nella direzione giusta».

Pioniera (quasi) nella produzione di articoli per l’organizzazione del lavoro a distanza, ora nell’era dello smart working ormai collaudato su cosa l’azienda punta maggiormente?

«Oggi abbiamo delle linee dedicate proprio allo smart working, con prodotti per la scrivania (di casa) con tappeti da tavolo per delimitare l’area dove si lavora, o tavolini che si mettono sulle ginocchia per ottimizzare la postazione al computer o al tablet, gli stand up per utilizzare al meglio i portatili. Poi c’è l’area che chiamiamo Education. Sono soprattutto dei “case” per computer o specifici per i tablet più venduti ai giovani e ai ragazzi delle scuole, che usano ormai tantissimo a casa». 

E per la scelta attuale dei materiali, quali sono i più rivoluzionari?

«Le nostre custodie – il prodotto che vendiamo di più – per i computer sono in neoprene e anche quelle funzionato bene: potremmo dire che ci siamo specializzati in tal senso».

E ci sono anche i materiali innovativi e green che aprono un nuovo mondo…

«Sì, Tucano ha scelto di spostare tutta la produzione sull’impiego di materiali riciclati. Facciamo così dei prodotti dedicati all’outdoor con materiali che nascono al 100% da riciclo del Pet, in particolare. E’ alla base di un prodotto nuovo, uno zaino in materiale sostenibile e perfino galleggiante, un progetto che è stato sviluppato con un’associazione ambientalista che fa trekking acquatico. È nato per essere utilizzato nelle oasi marine, visto che in Italia sono tantissime, anche perché è utile a chi va sott’acqua, perché fa un po’ da boa galleggiando: è uno zaino particolare, diciamo».

Incidenza di vendita?

«Il fatto di realizzarlo con materiale green ci darà soddisfazione già per il solo tema direttamente dagli utenti. L’abbiamo fatto da subito, siamo stati tra i primi nel settore ad avere articoli del genere e questo ci darà un vantaggio». 

Ci sono mercati che dovete conquistare e che sono nel mirino per i prossimi anni?

«Sì, sicuramente nell’outdoor ci sono ottime prospettive. Vedremo con questi primi articoli dedicati se ci saranno riscontri. È un mercato che è già abbastanza popolato di aziende, ma vediamo se saremo in grado di fare la differenza con qualcosa di innovativo. Dobbiamo ancora iniziare quel percorso verso il settore travel, intere linee di borse e di accessori che hanno un canale di vendita simile a quello dell’outdoor».

Ci saranno novità anche sul piano della comunicazione? 

«Sì, adesso abbiamo deciso di impegnarci molto nel marketing digitale, intendo la parte dei siti web, dei social network, newsletter, puntando molto sull’immagine, sui video. Stiamo preparando campagne su Facebook, Instagram, Youtube e anche Linkedin, che è un canale interessante per le aziende. Stiamo in sostanza cercando di capire come muoverci sul mercato dei giovani. Il nostro in generale è un prodotto adatto a un target ampio e per tutte le fasce, ma che in alcuni casi – per le nuove linee – saranno indirizzate alla fascia giovanile».


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Antonella Tereo
Giornalista specializzata in attualità, lifestyle e turismo

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